Li grassi leoni dell'Africa secca

by Ugo Innamorati

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1.
(***) Immensa, immensa è la sfiga! In Africa, ammesso che ti riesca di far piovere, tu, uomo che preghi il grande Naba, non esagerare!… Non uscire allo scoperto a ringraziare l’Onnipotente! Ce stanno li leoni!...
2.
Il processo 04:51
GIUDICE Signori della Corte! SIGNORI DELLA CORTE!!! Un po’ di silenzio! (sottovoce) …e che cazzo! (normale) Sentiamo cosa ha da dire in sua discolpa codesto uomo, il signor… il signor?... UGO …Ugo, sua Eccellenza… GIUDICE Bene… Lei è accusato di aver vilipeso, offeso, ingiuriato e messo in ridicolo Jean-Louis Gaudet, scrittore e autore di un pregevole quanto virtuoso brano sulle terribili condizioni della vita in Africa… E lei cosa ne ha fatto? Vi ha fatto aggiungere dal suo correo collaboratore un papero starnazzante, al principio… e alla fine una sua personale interpretazione in cui si fa beffe dell’ottimistico messaggio del libro, nonché della fede nel soprannaturale!!! (condanna sdegnato) Le antiche virtù teologali di Fede, Speranza e Carità oltraggiate in pochi minuti di musica e testo di bassa lega! UNO DELLA FOLLA E’ un’ignominia!!! (rumori della folla in aula) GIUDICE SILENZIO! O faccio sgombrare l’aula!... Ascoltiamo cosa ha da dire quest’uomo in sua discolpa, visto che ha deciso di non avvalersi della facoltà di essere difeso da un avvocato… UGO (schiarendosi la voce) Signor Giudice… signori della corte… Giammai avrei voluto offendere lo scritto del mio amico Gaudet… Giammai volli con la mia opera sminuire il valore di quelle pagine pregevoli… Giammai! Volli semmai, insieme al mio fido maestro, ampliarne il valore educativo e informativo… E poi quel papero, signor Giudice! Non era che la voce di un cartone animato che abbiamo inserito per far riflettere sul fatto che la fame in Africa è anche frutto della cupidigia delle nazioni più potenti a danno delle più povere e indebitate… fatto che nessuna Carità può cancellare insieme col senso di colpa delle coscienze pietose di chi vive nel benessere! (Si levano impetuose raffiche di vento, fogli che volano… Ugo è costretto ad alzare il tono della voce) GIUDICE CHIUDETE QUELLA FINESTRA!!!... UGO E’ dunque per virtute che agii et agimmo… Chiedo venia se alcuno s’offese! E quanto al finale con lo leone… era solo per dire che lo continente africano è pur sempre lo continente africano!… con o sanza l’aiuto dello prossimo ricco… E lo leone è metafora di ben più feroci et crudeli homini, che sfruttano le altrui disgrazie per lo vantaggio personale… E non basta lo miracolo di pochi homini di bona volontate per sanare lo male antico de le genti d’Africa! GIUDICE CHIUDETE QUELLA FINESTRA!!!... UGO (urlando) E poi si ricordi lo nostro motto, signor Giudice: CASTIGA RIDENDO MORES! …E anco codesto detto, sua Eccellenza: Nessuno… Nessuno è innocente davanti al tribunale della sua coscienza!!! GIUDICE Sì, va bene, va bene… Fatelo tacere! Arrestate quest’uomo! La seduta è tolta! (a sfumare da qui in poi…) L’imputato è condannato a pagare un’ammenda di 480.000 euro per aver nociuto con i suoi farneticanti discorsi e le sue demenziali goliardate, non solo al signore di cui sopra costituitosi parte civile, ma a ciascuno di noi e dei signori della Corte per averci importunato con inutili e maldestri tentativi di spiegazione e giustificazione…
3.
L'evasione 04:47
Erano anni che io, Frank, “Lucky Luciano” e Savy eravamo rinchiusi in quello stramaledetto carcere a Ponza. Dall’altra parte di quella fottutissima isola c’era il carcere femminile con le nostre pupe: Julie, Lilian, Myleen e Ivy detta “Veleno”, ma non potevamo portarle con noi… Non potevamo rischiare: la nostra libertà non valeva quattro pollastre!… Per evadere da quel buco di culo avevamo studiato un piano infallibile. Ci calammo dalle finestre una notte di luna piena con le lenzuola che avevamo fregato e messo da parte, ma… cazzo!... ci avevano puntato contro i riflettori! “Scappa Frank!”… urlò Savy…. ma non fece in tempo a scappare il povero Frank: quei bastardi gli spararono alle spalle… si sfracellò sugli scogli! Eravamo rimasti in tre… nuotavamo come dei pazzi, più veloci dei motoscafi che ci cercavano… Ci scoppiava il cuore, non ce la facevamo più… “Nuota! Nuota! Chiudi quella cazzo di bocca!”, strillava Lucky, prima di essere divorato dagli squali! Non ci stavo capendo più un cazzo! Avevamo superato Scilla e Cariddi, i Dardanelli, Suez, Gibilterra e Panama… Avevamo da poco superato anche l’isola di Pasqua, quando dal mare spuntò fuori una città di cristallo… E allora capii finalmente a cosa ero destinato… Quella era Atlantide! E di lì a poco avrei conosciuto la mia regina! Sbalorditi dai prodigi di quella città inverosimile, Io e Savy fummo intrattenuti da ancelle, sirene e donne di sogno, ma quando apparve lei… la mia regina, ne fui folgorato! “Bella! Bella!” urlai estasiato... Restai solo con lei per giorni e giorni, mentre Savy chiedeva cittadinanza in quello strano posto… La regina cantava arie ammalianti… cantava… cantava… Non smetteva mai di cantare… Ma quanto cazzo cantava?... cominciavo a non sopportarla più… e così venne allo scoperto il mio passato di avanzo di galera… Le sparai con una strana pistola a neutrini… Si dissolse nel nulla… e con lei la città e anche il mio amico Savy. Di me, il buon vecchio Hugh Inlove, so solo che mi ritrovai a vagare per la savana alla ricerca di quella cazzo di Cinquecento fatata: hai visto mai funzionava per davvero!... Ormai cominciavo ad essere abbastanza rincoglionito da credere anche ai miracoli! Così infatti avvenne… trovai la Cinquecento, il mio amico divorato dai leoni e un piccolo aereo da turismo. E ritornai a casa, facendo scalo qua e là… pensando a quante incredibili storie avevo da raccontare… al mio cane… Gli uomini no, non mi avrebbero mai creduto. (cane che abbaia insistente) Ma manco il cane però!

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Tratto dal più corposo "I neutrini", questo CD racconta l'epopea di Hugh Inlove (alias Ugo Innamorati), dopo la severa condanna subita per aver parodiato indegnamente l'opera del suo amico J.L. Gaudet, "Baraka", che raccontava tra l'altro di una miracolosa danza della pioggia di un griot in un'assetatissima regione africana...

Si narra infine dell'evasione rocambolesca via mare di Hugh (e del compiato amico Savy, alias Salvo Salviati), dell'incontro con la canterina regina di Atlantide, fastidiosissimo soprano, e del suo ritorno a casa, accolto dal suo cane che stenta a riconoscerlo...

credits

released May 15, 2007

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Ugo Innamorati Riano, Italy

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